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lunedì 11 marzo 2013

Rientro - II


Incredibile come ci si possa abituare subito al lavoro. Il solito collega che mi accoglie dicendo "N-U-D-A, N-U-D-A", gli abbracci, i pettegolezzi spesso fuori luogo... insomma, non è cambiato nulla.
Questo, più o meno, ciò che mi è stato detto da chi ho visto oggi a lavoro:

“Dovresti mettere su qualche chilo”, “Ti trovo in forma”, “Stai male, sei sciupata”,  “Hai cambiato colore di capelli?”, “Credevo l’avessero licenziata”, “Credevamo fosse incinta”, “Bentornata Miss Sorriso”, “Questo posto senza lei sembrava vuoto”, “Perché zoppica?”, “Ma in questo tempo che non ha lavorato, ha comunque percepito lo stipendio? E intero o ridotto?”. E tante, tante altre cavolate.


Prima di tornare a casa, passo a salutare i colleghi che non hanno ancora finito il turno. Come sempre.

Bacio sulla guancia un collega, siciliano, che conosco da quasi dieci anni. Lui, indicando un pilastro : “Lo vedi quello? Ti spingerei lì e ti scoperei senza pietà. Scusa se te lo dico così, ma lo penso da sempre, e il non vederti per tanto tempo me lo ha fatto desiderare di più.” Ricambia il bacio e mi lascia così, un po’ imbarazzata, ma anche no.

11 commenti:

  1. Se la mia collega mi dicesse che vorrebbe scoparmi contro al muro...o sulla scrivania...beh credo me lo taglierei piuttosto :-)
    Spero per te il collega sia carino e meriti ;-)
    Ah, se combini...racconta eh :-)

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  2. Rossa se un collega ti dice cosi te mollagliela. Una pizza in faccia intendevo.
    FG

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    1. Io ero orientata verso un calcio. Ben mirato. Ma forse è meglio seguire il tuo consiglio.

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    2. Io non conosco il collega, quanto esso sia fine, garbato, o viscido, cafone, rispettoso o invadente.
      Ma mi sembra che da una parte sia stato audace e dall'altro si sia scusato per la franchezza. Perché dargli un ceffone "a priori"?
      Mi mancano molte info. Ma nel caso sia stato comunque ecologico, pulito, diciamo anche piacevole nel suo apprezzamento in effetti un po' franco perché menarlo?

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    3. Premesso che non darei un ceffone nemmeno al mio peggior nemico, e potrei al massimo metterlo al suo posto solo con uno sguardo, visto che ci conosciamo da una vita, il punto è proprio questo. Lo conosco da una vita! Non me lo aspettavo. Ci siamo abbracciati mille volte, come si abbracciano due fratelli. Non è semplice. Non sarà semplice guardarlo negli occhi, adesso. Ma magari sono io ad essere esagerata ;-)

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    4. Probabilmente è Femmina Gaudente che può chiarire i perché della sua affermazione.
      Sotto sotto cova ancora il demone della timidezza. E quindi da una parte mi affascina il comportamento audace del tuo collega dall'altra l'ipotesi di un ceffone come risposta mi inquieta.

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  3. Uomo nel mondo del lavoro se sei gnocca, femmina e sorridente talune volte e neanche tanto di rado colleghi maschi, capi, clienti etc etc si permettono delle battute, delle osservazioni delle insinuazione che ritengo essere poco rispettose.
    Mi conosci un pò per comprendere che la pizza verrebbe mollata non per l'avance sessuale esplicita ma per il contesto in cui sovente tali avance vengono esplicitate.
    Difficile non far riferimento a doppi sensi, battutine, ammiccamenti etc. etc.
    Caso diverso quando l'intesa non sia manifesta e da entrambe le parti. Ma se ritorno al lavoro dopo un periodo di degenza mi aspetto che mi chiedano come sto e non che "ti sbatterei al palo".
    Ci sono licenze che vengono abusate prese e considerate lecite solo perchè magari la collega è estrosa nel vestire, sorridente, carina etc etc...
    Forse non è il caso del Rossa's collega (tra l'altro conoscenza decennale) che lo ha fatto in nome dei dieci anni di colleghitudine, ma credimi a volte ci sono situazioni imbarazzanti per davvero e noi Femmine (io no io mollo pizze) siamo costrette ad abbozzare con sorrisi a mezza bocca. Capita capita sovente.
    FG

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    1. Condivido ogni parola. I clienti riesco a metterli in riga, ci sono abituata. Ma se devo iniziare a guardarmi anche dai colleghi, è finita. Se un tuo superiore cerca sempre il modo per restare solo in ufficio con te per cercare "un contatto", alla fine, la voglia di mandarlo affanculo ti viene. L'essere sorridenti, frizzanti, con una mente libera da pregiudizi o vincoli, non equivale a volerla dare a tutti indistintamente. Vorrei essere io a decidere a chi, dove e quando.

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  4. Capisco.
    La vs posizione è che seduzione e professione debbano rimanere distinte, direi quasi incompatibili.
    Beh, da questo punto siamo d'accordo. Io ho una sorta di buona pratica che seguo che posso esprimere così "non avere MAI storie di alcun tipo al lavoro" (corollario: là fuori ci sono ca. 3.500.000.000 femmine forse anche migliori).

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    1. Diciamo che io sono possibilista ma devo essere condivise le storie. Purtroppo in un sistema dove il sig. B si permette di fare battute e schifezze dal pulpito di un palco tutto sembra lecito anche dire ad una collega ti sbatterei li al palo.
      Se io ti faccio intendere chi ci sto e' un conto in caso contrario mi devi trattare come se avessi un tori nelle mutande .
      Purtroppo non e' cosi
      FG

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